Il Drago e la Farfalla

In una torre oscura viveva un tempo un dragone che si chiamava Placido, tutto lo disturbava, e per questo sputava fuoco continuamente. Un giorno arrivò nella torre uno scienziato con un grosso librone e senza paura si avvicinò al dragone e cominciò a misurarlo ed esaminarlo da capo a piedi. Il drago di arrabbiò e si mangiò lo scienziato assieme al metro e anche il libro. Però il libro gli fu molto indigesto e per questo sputò lo scienziato. Quest’ultimo frastornato e spaventato scappò dalla torre lasciando li libro abbandonato.

Il dragone si mise a leggere, mai lo aveva fatto in tutta la sua vita, ma appena il libro aprì, scoprì che il suo nome a grandi lettere sulla prima pagina. Così scoprì il significato del nome Placido: tranquillo, pacifico, dolce, molto sensibile.

Appena lesse questa definizione del suo nome il drago si arrabbiò moltissimo, iniziò a sputare fuoco e a distruggere tutto quello che aveva vicino: – Io non sono dolce e tranquillo! – Gridava a più non posso!  – Io sono feroce e cattivo! – Passarono 15 giorni in cui il drago era intrattabile e distruttivo più che mai, ma anche se tutto questo poteva sembrare tragico, il drago non poteva cambiare con i suoi atti il suo nome , così per la gran tristezza si ammalò, si mise a letto nella torre e da lì con un gran mal di testa non si mosse più.

Sull’erba fresca e tra i fiori colorati viveva una bella farfalla che si chiamava Barbara, era dolce e molto gentile con tutti, le piaceva danzare con grazia di fiore in fiore. Purtroppo la sua casa era in un prato vicino ad una grande autostrada, e lei era tanto delicata e sensibile che tutto quel rumore le risultava insopportabile, così decise di addentrarsi nel bosco per avere un po’ di sollievo.

Trovò un grande girasole e vi si appoggiò graziosamente per riposare, ma proprio in quel arrivava un gran moscone e la graffiò con le sue zampacce: – Barbaro! Maleducato! – gridò la farfallina, ma il moscone prontamente rispose: – Booo! qui l’unica Barbara sei tu! – Barbara la farfallina impallidì, perchè in quel momento si rese conto di quello che il suo nome voleva dire! Non tornò più a ballare tra i fiori colorati, si nascose i una landa desolata e disperata decise di vivere in solitudine. Però un giorno passava di lì un serpente, che le chiese perchè viveva così isolata.

Quando Barbara raccontò la sua storia il serpente si mise a ridere e disse: – Pensa un po’ conosco un dragone che si è ammalato perchè si chiama Placido! – Il serpente se ne andò, ma Barbara pensò per dodici giorni a quello che le aveva detto ed alla fine prese una decisione: volò alla ricerca della torre.

Quando arrivò alla torre vide tutto distrutto e bruciato, e lei così delicata era molto spaventata! Poi con coraggio entrò nella torre e si avvicinò al drago che continuava a stare a letto ammalato. – Capisco quello che ti ha fatto ammalare e e ho una proposta da farti: cambiamo i nostri nomi! – Al momento Placido non capì, era un drago e non uno scienziato! Ma Barbara glielo spiegò per benino , poi scrissero il loro accordo su di una pergamena e entrambi lo firmarono.

Così, al finale, se ne andò al suo prato  tutta felice Placida la farfalla, e nella torre rimase emozionato e fiero Barbaro il dragone!

Storia di Olivia Zaraluna

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