Hansel e Gretel

Nella piccola casetta al limite del bosco viveva un taglialegna insieme alla moglie e due figli, un maschio Hansel, e una femminuccia Gretel.

La famiglia era molto povera e i ragazzi, per dare una mano in casa, avevano il compito di raccogliere i rami e i pezzi di legna per alimentare il camino.

I due correvano di qua e di là raccogliendo tutti i rami che trovavano per terra.

Hansel e Gretel svolgevano il loro compito in maniera molto diligente, ma la legna scarseggiava vicino a casa, e un giorno, senza accorgersene, si allontanarono molto e persero l’orientamento.

Con voce ansimante per la corsa, Hansel si fermò, si guardò intorno: quanta strada avevano percorso? Dove erano finiti? Si erano persi.

Nulla di ciò che stava intorno gli era familiare. Non fece parola con la sorellina perchè non voleva spaventarla.

Fece un grande respiro e con coraggio e sicurezza disse alla sorella: “Proseguiamo da quella parte.”

I due seguirono il sentiero tra la fitta vegetazione fino a giungere ad un bivio.

Che fare? I ragazzi decisero di seguire per il sentiero di sinistra.

Era ormai giunto il tramonto e il bosco diventava sempre più buio.

Gretel, stringeva forte forte la mano del fratello, aveva paura, voleva tornare a casa. Con un filo di voce Gretel disse:” Ci siamo persi.”

Camminarono ancora per un po’, finalmente giunsero a una radura. Davanti a loro apparve una buffa casetta che emanava un dolcissimo profumo.

Hansel e Gretel si avvicinarono, sulla soglia della porta, si accorsero che l’intera casa era fatta di dolcissimo marzapane.

I ragazzi erano stanchi e affamati, allungarono le braccia e staccarono un piccolo pezzetto dal muro e iniziarono a mangiarlo, piano, piano.

Era buonissimo, ne mangiarono fino a riempirsi le pance.

All’improvviso la porta di cioccolato della casa si aprì.

Una vecchietta con gli occhi socchiusi disse con voce forte e minacciosa:
“Chi siete, cosa volete?”
Hansel e Gretel spaventati indietreggiarono: “Siamo solo due poveri bambini che si sono persi nella foresta, abbiamo molta fame la sua casa di marzapane è dolcissima … ci perdoni…”disse Hansel.

La vecchietta con voce dolce e gentile:” Poveri bambini, vi siete persi! Venite, vi preparo una calda zuppa fumante. Questa sera potete dormire qui, domani vi accompagnerò fino al sentiero.”

I due ragazzi, entrarono ringraziando la vecchietta.

La casa era piccola, piena di oggetti d’oro, d’argento, pietre preziose e molti, moltissimi dolciumi.

Dopo la cena li accompagnò in una piccola stanzetta con due lettini, dove Hansel e Gretel si coricarono e stanchi com’erano si addormentarono immediatamente.

Quando al mattino seguente Hansel si svegliò, si accorse che non riusciva a muoversi. Capì che qualcosa non andava: era rinchiuso dentro ad una grossa gabbia appesa sopra la cucina. “Gretel! Gretel” gridò.

Poco dopo comparve la vecchietta che spinse Gretel fin sotto la gabbia.

“Dai da mangiare a tuo fratello, deve diventare bello grassottello, così poi potrò farmi un bell’arrosto gustoso.” Rise malignamente la vecchia strega, ed uscì dalla stanza.

Gretel piangendo disperata si avvicinò alla gabbia di Hansel e gli passò un piatto con un bel pollo arrosto ancora fumante.
Tra le lacrime e un filo di voce Gretel disse:” La vecchietta è una strega e vuole farti ingrassare per poi mangiarti.”

Hansel incredulo rassicurando la sorella disse” Non disperare, vedrai riusciremo a scappare e tornare a casa.”

Poi osservò il pollo e gli venne un’idea…

La vecchia strega passava tutto il giorno a preparare deliziose pietanze da far mangiare ad Hansel, mentre a Gretel faceva riordinare la casa.
Ogni sera poi andava sotto la gabbia appesa di Hansel e gli ordinava di porgerle il dito così da poterlo tastare e sentire se fosse ingrassato abbastanza da infilarlo nel forno e farci un bell’arrosto.

Hansel sapendo che la vecchia strega era quasi cieca, invece di porgere il suo dito, le porgeva un osso di pollo. La strega tastava l’osso e pensava che il bambino non era ingrassato per niente.
“Com’è possibile che non ingrassi mai con tutte le cose buone che ti cucino? Vabbè, vedremo domani..” e se ne andava sempre più arrabbiata.

Intanto il tempo passava ma una sera, dopo aver tastato ancora il finto dito di Hansel, la strega andò su tutte le furie:
“Non è possibile che non ingrassi mai bambino! Ora sono stufa! Ho deciso che ti mangerò lo stesso” urlò.
Accese il fuoco, butto dentro tanta legna, mentre Gretel terrorizzata osservava la scena.
“Tu” gridò la strega rivolta a Gretel “controlla che il forno sia ben caldo”.
“Ma io non so come si fa” rispose Gretel.

La strega, piena di rabbia, la prese per il vestito, la portò davanti al forno e le disse:
“Guarda come si fa, stupida bambina.” aprì lo sportello del forno infilandoci la testa.
Gretel immediatamente capì cosa doveva fare: diede un forte spintone alla strega, che barcollò e cadde dentro il forno, e con tutta la forza di cui era capace chiuse lo sportello.

Per la strega ormai non c’era più niente da fare.

Gretel corse dal fratello e lo liberò dalla gabbia.
I due si abbracciarono forte, “sei stata bravissima” disse Hansel.

Prima di scappare Hansel riempì le tasche dei pantaloni con: pietre preziose, oro e tante caramelle.

I due fratelli corsero, corsero, fino ad arrivare al fiume.

“Hansel, Hansel, Gretel!” una voce familiare chiamava: era la mamma che assieme al papà non aveva mai smesso di cercare i suoi bambini.

Si abbracciarono tutti finalmente riuniti e tornarono a casa. I ragazzi raccontarono di essersi persi nel bosco e della terribile avventura che avevano vissuto a casa della strega. Poi svuotarono le tasche e mostrarono ai genitori l’oro e le pietre preziose che avevano preso. Con quelle la famiglia non fu più povera e i ragazzi non furono più costretti ad allontanarsi da casa per far legna.

Storia liberamente tratta dall’originale dei Fratelli Grimm (1785-1859)

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