Il fantasma Puzza Pazza era ormai diventato un fantasmino tutto profumato e perfettino da quando non mangiava più fagioli stregati. Se la passava tranquillo tranquillo nel suo castello, vedeva spesso i suoi amici e soprattutto vedeva spesso Viandante, il suo migliore amico.
Viandante si era trasferito in una simpatica casetta vicino al castello, spesso cenavano assieme o guardavano la televisione.
Avevano una gran passione comune per il ballo e si erano anche iscritti ad un corso di ballo latinoamericano.
Un giorno, mentre Puzza Pazza stava facendo le pulizie al castello ed era tutto indaffarato a spolverare, distratto, perse il suo sorriso.
Se ne accorse solo quando arrivò l’ora di cena e Viandante arrivò al castello.
Puzza Pazza aveva la bocca all’ingiù!
Per quanto si sforzasse di sorridere non c’era proprio modo che le sue sottili e nere labbra di fantasma si rivolgessero all’insù!
Viandante pensò dapprima di aver fatto qualcosa di brutto, perché quando faceva una battuta simpatica o quando cercava di essere mooolto gentile otteneva solo una smorfia sul viso di Puzza Pazza.
-Non so come possa esser successo, ma credo proprio di aver perso il mio sorriso – sbuffò Puzza Pazza con quella sua aria tristissima – devo assolutamente ritrovarlo – e così dicendo si mise a rovistare tra mobili, cassetti e armadi del castello.
Viandante era incredulo: si poteva perdere un sorriso in giro per casa? Proprio come si perdono le chiavi della macchina o gli occhiali da sole?
A quanto pare se sei un fantasma e vivi in un castello stregato, si, è possibile perdere il sorriso!
Fece spallucce e si mise anche lui a rovistare per le stanze: – Non è che te lo sei tolto quando hai fatto la doccia? –
-No, no – rispondeva Puzza Pazza
-Non è che per caso lo hai lasciato sopra al comodino in camera da letto? –
-No, no, ho già guardato in camera da letto – rispondeva Puzza Pazza
-Non è che semplicemente lo hai messo in tasca? –
-Non ho le tasche! Sono un fantasma io, mica un lenzuolo! –
I due amici cercavano e cercavano, ma il sorriso di Puzza Pazza proprio non si trovava.
Fu quando Viandante entrò in cucina e iniziò a rovistare che trovò in un angolo della credenza dei fagioli. Avevano un aspetto appetitoso e si era anche fatta una certa ora e lui cominciava ad avere un po’ di fame.
Ne prese uno e lo mangiò.
Era davvero gustosissimo! Un po’ dolce e un po’ salato, saporito e fragrante. Buonissimo! Così ne mangiò un altro e poi un alto ancora e tutto a un tratto … PRRRTTT!
Sul castello calò in un secondo un puzzo pestilenziale!
Viandante corse subito alla finestra e cercò di aprirla, ma per lo sforzo … PRRRTTT!
Puzza pazza, allarmato dal rumore e soprattutto dal famosissimo puzzo, svolazzò attraverso i muri il più velocemente possibile fino ad arrivare in cucina e quando vide la scena di Viandante, verde per lo sforzo e l’odore micidiale, attaccato alla maniglia della finestra che faceva PRRRRRRRTTTTTT e PRRRRRRRTTTTTT … non poté proprio resistere, si piegò in due come a ridere a crepapelle e proprio in quel momento vide sotto al tavolo il suo sorriso!
Lo prese, se lo mise immediatamente sulle labbra e cominciò a ridere e a ridere a più non posso!
Non rideva invece Viandante, che stava quasi per svenire per il gran puzzo e per la vergogna!
Per fortuna l’effetto dei fagioli stregati non durò a lungo, dopo aver bevuto una tisana allo zenzero Viandante recuperò un po’, per qualche ora continuò a fare dei piccoli PRT…PRT poi tutto tornò profumato.
I due amici seduti in salotto, per molti giorni, ricordando quanto era successo, scoppiavano a ridere e a ridere ancora.
Per fortuna alla fine Puzza Pazza aveva ritrovato il suo sorriso.
Storia di Olivia Zaraluna