Ogni bambino ha una capacità innata di imparare a parlare semplicemente essendo immerso nella società dei parlanti. L’evoluzione delle sue capacità inizia dai primi suoni alla nascita sino ad un modello adulto. Tutti i bambini passano attraverso stadi differenti nello sviluppo del linguaggio, anche se queste tappe non sono precise, ma differiscono da bambino a bambino.
– Nei primi 10 mesi il bambino evolve da semplici suoni alla cosiddetta lallazione o babbling dove produce sillabe ripetute.
– Dai 9 ai 12 mesi inizia una vera comunicazione intenzionale, usa i gesti per richiedere e mostrare indicando e associa suoni e semplici parole per denominare oggetti.
– Dai 12 mesi inizia a produrre nuove parole e aumenta il numero di quelle che comprende.
– Entro i due anni i bambini iniziano ad associazione due parole (mamma pu = mamma non c’è più) e c’è la cosiddetta “esplosione del vocabolario” .
– A tre anni il bambino produce frasi chiare, corrette e complesse.
Riassumendo entro i 18 mesi c’è la comparsa delle prime parole ed entro i 24 delle prime frasi.
Per permettere la corretta comparsa del linguaggio sono necessario tutte quelle abilità parallele che si sviluppano nei primi anni di vita come le abilità percettive, l’attenzione e il gioco.
Ogni bambino è differente e ha uno sviluppo unico e imprevedibile, ma un bambino a quattro anni ha un linguaggio corretto, chiaro, con frasi complesse, una buona comprensione, senza errori di pronuncia.
Nel caso lo sviluppo del vostro bambino sembri differente dagli stadi descritti è utile consultare un logopedista che potrà guidarvi nella valutazione e aiutare voi e il bambino a sviluppare al massimo le proprie potenzialità.
Il logopedista si occupa inoltre di disturbi dell’apprendimento, deglutizione deviante, disturbi della voce (voce bassa, afonia, voce rauca, noduli alle corde vocali), disfluenze o balbuzie, sordità, disturbi di linguaggio, deglutizione e voce anche nell’adulto e nell’anziano.