C’era una volta, in un tranquillo laghetto in un paesino, una papera di nome Paperella.
Era una papera felice, ma aveva un piccolo problema: i suoi piedi erano a papera. Erano larghi e palmati, proprio come quelli che una papera dovrebbe avere, perfetti per camminare a bordo lago e nuotare nell’acqua.
E allora? Qual è il problema?
Il problema, cari bambini, è che Paperella aveva sempre voluto correre la maratona.
Tutte le mattine, di buon’ora, le persone andavano a correre sulle rive de lago, si allenavano e si preparavano per correre la maratona che si svolgeva ogni anno in primavera.
Anche Paperella avrebbe voluto partecipare, ma si era resa conto che con le sue zampe palmate non le riusciva proprio di correre. Ci aveva provato, ma non le riusciva proprio.
Si era quindi fissata sulle scarpe da ginnastica. Solo con quelle sarebbe riuscita a correre la maratona.
Un giorno, mentre passeggiava lungo il margine del laghetto, Paperella vide nella vetrina di un negozio, un enorme cartello che diceva “Scarpe per Tutti”. Si fermò di scatto, speranzosa. “Finalmente!” pensò, “Forse qui troverò delle scarpe che si adattano ai miei piedi palmati.”
Spinse la porta ed entrò tutta speranzosa nel negozio. “Salve” disse al commesso “Vorrei delle scarpe da ginnastica per correre la maratona”.
Il commesso era al quanto stupito, mai nessuna papera era entrata in quel negozio, ma essendo un professionista e dato che il cliente ha sempre ragione, non si perse d’animo ed iniziò a far provare vari modelli di scarpe a Paperella.
Ne provarono di tutti i tipi e di ogni modello, ma ahimè nessuna era adatta ai piedi palmati di Paperella.
La poveretta era ormai disperata e con gli occhi lucidi per la delusione stava per lasciare il negozio, ma il commesso aveva ormai preso in simpatia la giovane bestiola e le disse “Torna domani Paperella, il cartello dice Scarpe per tutti e io ti prometto che troverò un paio di scarpe che vada bene anche a te”.
La sera, chiuso il negozio, il commesso iniziò a rovistare tra gli scatoloni del suo magazzino, e cercò e rovistò ancora, fino a quando trovò un paio di scarpe che facevano proprio al caso suo. In realtà erano delle piccole pinne da mare, ma le utilizzò come base. Sopra di esse cucì ed incollò le più belle scarpe da ginnastica del suo negozio.
Il risultato fu sorprendente. Le scarpe erano bellissime e perfette per i piedi palmati della papera!
Il giorno seguente, come d’accordo, Paperella si presentò al negozio e quale non fu la sua sorpresa e felicità di fronte a quel magnifico paio di scarpe! Le calzavano a pennello ed erano comodissime.
Per tutto l’anno, ogni mattina all’alba Paperella indossava le sue scarpe, e si allenava duramente per partecipare alla maratona. Correva e correva, e più si allenava e più diventava veloce.
La voce della bravura di Paperella si sparse tra gli amici del commesso e il giorno della gara si presentarono tutti con degli striscioni colorati con scritto “Forza Paperella”, “Vai Paperella”, “Vinci per noi Paperella”.
La gara fu durissima, tutti i partecipanti correvano veloci, ma Paperella si era allenata tantissimo e corse e corse a perdifiato fino al traguardo. Aveva vinto!
In paese tutti gli abitanti e tutte le papere del laghetto festeggiarono questa vittoria, fecero una gran festa e nella piazza costruirono una statua che raffigurava Paperella con in dosso le sue fantastiche scarpe da ginnastica.
Fu un bel momento, perché se si ha un desiderio, con la tenacia e il duro allenamento si può sempre arrivare alla vittoria.
Storia di Olivia Zaraluna